Prove di efficacia sull’S-Methoprene (Prima parte)

02 Maggio 1017 - Casi studio

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Prove di efficacia sull’S-Methoprene (Prima parte)

In tutto il mondo si osserva l’apparizione e la proliferazione di specie invasive di zanzara e la minaccia delle malattie veicolate dalle zanzare. Il riscaldamento globale indica che rischiamo seriamente l’apparizione di una serie di specie invasive non solo in Europa ma anche in America Latina. Negli ultimi anni è stata notata la diffusione rapida sud-nord della zanzara tigre (Aedes albopictus). La diffusione del virus Zika provoca preoccupazione in molti paesi e sono stati assegnati enormi sforzi e alcuni mezzi finanziari per trovare soluzioni per fermarne la diffusione.

I Regolatori di Crescita degli Insetti (IGR) sono i più importanti larvicidi con forti possibilità di sopprimere le infestazioni di larve dalle zanzare. È una consapevolezza comune che alcune delle formulazioni basate su IGR sono adatte per applicazioni pre-emergenti, con le quali è possibile ottenere un controllo tempestivo.

Il Methoprene è un IGR attivo contro una varietà di specie di insetti, incluse le zanzare. EPA (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente – USA) ha classificato il Methoprene come pesticida biochimico o biorazionale. Oggi è più comune l’utilizzo di S-methoprene.

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Modalità d’azione del S-methoprene

S-methoprene è un regolatore di crescita degli insetti che imita l’ormone giovanile naturale (JH) nelle zanzare. Gli ormoni giovanili sono responsabili della crescita negli stadi larvali tardivi. La quantità di ormone giovanile diminuisce per ogni stadio larvale e durante il quarto stadio prima della muta da larva a pupa, il livello di JH diventa quasi zero. L’effetto di S-methoprene durante questi stadi sensibili produce deformità morfologiche, anomalie che portano alla morte per annegamento. S-methoprene ha effetti minori, o nessun effetto, di controllo su zanzare che hanno già raggiunto la fase pupale o adulta. Le specie più suscettibili sono Aedes, Anopheles e Ochlerotatus, mentre le Culex sono leggermente meno sensibili. S-methoprene ha caratteristiche tossicologiche e ambientali favorevoli.

Durante le fasi di sviluppo della formulazione, sono state prese in considerazione le diverse specie di zanzara e gli habitat, i sistemi di ritenzione idrica, le applicazioni e gli utenti finali. Quindi, sono state sviluppate e studiate diverse formulazioni a base di S-metoprene.

Larvicol Compresse larvicida

Larvicol Compresse contiene lo 0,5% di S-methoprene e sono tipicamente utilizzabili contro Aedes aegypti, Aedes albopictus e Culex pipiens. Le tipiche aree di trattamento sono i sistemi di drenaggio delle acque piovane e le cisterne nelle città, i fossi e le aree coperte di acqua in eccesso, aree inondate ecc. La compressa da 2,0 grammi è adatta per il trattamento di 1000-2000 litri d’acqua. L’uso di compresse è altamente raccomandato soprattutto dove Aedes albopictus è presente nei sistemi di ritenzione idrica più piccoli.

Metodologia e prove di efficacia

Gli studi con IGR in generale richiedono un approccio diverso rispetto agli studi effettuati con i larvicidi tradizionali. Invece che l’effeto letale, viene osservata l’inibizione dell’emergenza dell’adulto. Gli IGR non hanno alcun effetto letale diretto. Applicando S-methoprene, l’aumento del livello di ormone blocca lo sviluppo degli insetti. La mortalità avviene per soffocamento e affogamento.

Studi di laboratorio

Gli studi di efficacia di base sulle specie Aedes aegypti e Culex pipiens sono stati condotti nel laboratorio di Babolna Bio. Alcuni di questi studi sulle stesse specie e alle stesse, o simili, concentrazioni di S-methoprene sono state ripetute nel Laboratoire indipendente T.E.C. in Francia. Gli studi su Aedes albopictus sono stati eseguiti nel Laboratoire T.E.C..

120 ore prima della prova, i 17 contenitori vengono riempiti con acqua di rubinetto. La temperature dell’acqua si uniformizza con quella ambiente e il cloro evapora. La temperatura ambiente è di 23 – 26 ºC e l’umidità relativa è del 40-50%. Le condizioni di luce naturale sono mantenute. Al fine di ridurre al minimo l’evaporazione e la presenza di alghe, i contenitori sono coperti da un reticolo fine. Cibo per conigli granulato viene aggiunto a ogni contenitore come nutrimento.

Le soluzioni di lavoro sono preparate. Per ciascuna dose sono state effettuate tre ripetizioni. Con una pipetta di vetro vengono selezionati in ciascun contenitore 50 larve L3 – L4 di zanzara. L’impostazione per il controllo è la stessa, ma invece di larvicidi viene utilizzata acqua di rubinetto.

I contenitori di prova vengono esaminati ogni 24 ore. Le larve morte e, occasionalmente, le pupe morte vengono rimosse e il loro numero registrato. Successivamente, le larve vive vengono raccolte e messe in un contenitore di plastica contenente 500 ml di acqua di rubinetto pulita e non fresca. I contenitori sono ricoperti con una rete fine. Il numero di stadi immaginali vivi e volanti (che vengono poi uccisi mediante raffreddamento) vengono conteggiati ogni giorno. Le larve incapaci di mutare ed emergere correttamente, o quelle che non hanno potuto lasciare la superficie dell’acqua e sono state annegate, sono state considerate morte e classificate in uno stesso gruppo. Il test rapido o immediato di cova dura di solito 7 – 9 giorni.

I test di residualità sono uguali a quelli sopra descritti. Dopo ogni 8-10 giorni, un nuovo lotto di larve L3 – L4 viene messo nell’acqua trattata per dimostrare l’impatto della formulazione. Il processo viene interrotto quando ogni stadio nei contenitori trattati e nei controlli è morto, o annegato o incapace di lasciare la superficie dell’acqua o schiudere come un adulto vivo.

La seguente formula viene utilizzata per determinare la percentuale di inibizione della nascita:

Inibizione allo sviluppo dell’adulto (%) = 100 – T/C x 100

Dove:  T= sviluppo % nei campioni trattati

C= sviluppo % nel gruppo di controllo

L’efficacia di un larvicida è considerata accettabile se, alla fine della prova, l’inibizione dell’emergenza rimane superiore al 90%. In generale, le prove vengono terminate quando l’inibizione scende al di sotto del 70%. Secondo le linee guida dell’OMS, se l’emergenza adulta nel controllo è inferiore all’80%, il test dovrebbe essere scartato. Se la percentuale di inibizione è compresa tra 80 e 95%, i dati vanno corretti utilizzando la formula Abbott. Il risultato ottenuto indica l’inibizione dell’emissione in percentuale.

Prove in campo

Lo studio è stato effettuato tra il 31 agosto e il 4 ottobre 2011 con Culex pipiens nel fosso dell’area di drenaggio della pioggia della centrale elettrica AES Tisza di Tiszaújváros, in un’area di 1400 m x 2 m). Sono stati trattati tre appezzamenti e sono state mantenute anche tre aree di controllo non trattate. Sono state utilizzate trappole per larve di zanzara emergenti.

Le trappole galleggianti vengono utilizzate per trattenere le larve L3 e L4. Dopo il trattamento, le trappole galleggianti con le larve vengono introdotte nell’acqua. A seconda delle condizioni atmosferiche, solitamente dopo 7 – 14 giorni, le trappole vengono completamente svuotate in un vaso pulito pieno di acqua non trattata per ulteriori osservazioni. Un nuovo gruppo di larve viene introdotto nelle trappole galleggianti per stabilire la capacità residuale del larvicida. Da qui in poi la stessa procedura viene ripetuta come sopra descritto.

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