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Esche professionali per il controllo delle infestazioni di roditori nelle aree urbane e rurali.
Cilindri compressi contenenti il principio attivo e cereali sminuzzati, impastati con sostanze addensanti. Le esche in pellet presentano una distribuzione del principio attivo più uniforme rispetto ai cereali sfusi.
Una pasta di consistenza morbida e malleabile, costituita da farine unite a grassi vegetali e sostanze conservanti. La formulazione mostra un’ottima appetibilità in contesti dove prevale la disponibilità solo di cibo secco.
Il blocco paraffinato è una formulazione in cui il principio attivo e i materiali appetenti sono mescolati alla paraffina, ottenuto mediante il processo produttivo ad estrusione. Ideale soprattutto negli ambienti ad elevato tasso di umidità.
Il Brocum Fioccato è un’esca rodenticida in formulazione di fiocchi a base di Brodifacoum (25 ppm). Una miscela di eccezionale appetibilità, molto apprezzata dai roditori. Contiene cereali fioccati, granaglie, semi, aroma tutti frutti.
Le esche virtuali sono prive del principio attivo anticoagulante e vengono impiegate per il monitoraggio delle popolazioni di roditori. L’assenza di sostanze classificate pericolose consente di utilizzare l’esca virtuale in qualsiasi reparto delle industrie alimentari.
Focus
I rodenticidi sono formulati utilizzati per il controllo delle infestazioni di roditori negli ambienti in cui la loro presenza può causare danni o costituire un rischio per la salute pubblica.
I principi attivi più comunemente impiegati ed approvati per la produzione di esche rodenticide appartengono alla famiglia degli anticoagulanti. Questi vengono solitamente distinti in due generazioni definite in base al diverso grado di tossicità e quindi alla diversa quantità di esca necessaria a causare la morte del roditore.
Una volta introdotte nell’organismo, gli anticoagulanti provocano l’interruzione del ciclo della vitamina K, una sostanza essenziale ai fini del processo di coagulazione del sangue, e ne inibiscono la sintesi. Le condizioni fisiche del roditore, la sua dieta, la quantità di esca ingerita e il grado di tossicità del principio attivo della stessa influenzano il tempo che intercorre tra l’assunzione dell’esca e lo sviluppo dell’emorragia.
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